MARCIA DELLA PACE 2018

Si svolgerà domani, domenica 14 gennaio 2018, la marcia della Pacepromossa dalla parrocchia San Lorenzo da Brindisi in collaborazione con l'Azione Cattolica interparrocchiale, con il tema della Giornata Mondiale della Pace "Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace"
Appuntamento alle ore 18 presso la Chiesa San Lorenzo da Brindisi per la Celebrazione della Santa Messa, al termine della quale partirà la marcia dal sagrato della chiesa e si concluderà in Chiesa Madre.
L'invito alla partecipazione è rivolto a tutti, per fare proprio il messaggio di Papa Francesco: "Siamo consapevoli che aprire i nostri cuori alla sofferenza altrui non basta. Ci sarà molto da fare prima che i nostri fratelli e le nostre sorelle possano tornare a vivere in pace in una casa sicura. Accogliere l'altro richiede un impegno concreto, una catena di aiuti e di benevolenza, un'attenzione vigilante e comprensiva..."


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Alcuni punti del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace:

[...] I migranti e i rifugiati sono “uomini e donne in cerca di pace”. Lo devono ricordare i cittadini nei Paesi di destinazione e i governanti, invitati a praticare “la virtù della prudenza” per “accogliere, promuovere, proteggere e integrare” i migranti e rifugiati “stabilendo misure pratiche”, “nei limiti consentiti dal bene rettamente inteso”.
[...] La pace è un’aspirazione profonda di tutte le persone e di tutti i popoli, soprattutto di quanti più duramente ne patiscono la mancanza.
[...] Oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati, tutti alla ricerca di “un luogo dove vivere in pace” a causa di guerra, fame, “discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale”. [...] “Per trovarlo, molti di loro sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso, a subire fatiche e sofferenze, ad affrontare reticolati e muri innalzati per tenerli lontani dalla meta”. “Ci sarà molto da fare prima che i nostri fratelli e le nostre sorelle possano tornare a vivere in pace in una casa sicura. Accogliere l’altro richiede un impegno concreto, una catena di aiuti e di benevolenza, un’attenzione vigilante e comprensiva, la gestione responsabile di nuove situazioni complesse che, a volte, si aggiungono ad altri e numerosi problemi già esistenti, nonché delle risorse che sono sempre limitate”. Da qui l’invito ai governanti perché agiscano “nei limiti consentiti dal bene comune rettamente inteso, [per] permettere quell’inserimento”. “Essi hanno una precisa responsabilità verso le proprie comunità delle quali devono assicurarne i giusti diritti e lo sviluppo armonico, per non essere come il costruttore stolto che fece male i calcoli e non riuscì a completare la torre che aveva cominciato a edificare”.
“Quanti fomentano la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché costruire la pace, seminano violenza, discriminazione razziale e xenofobia, che sono fonte di grande preoccupazione per tutti coloro che hanno a cuore la tutela di ogni essere umano”.
“Tutti gli elementi di cui dispone la comunità internazionale indicano che le migrazioni globali continueranno a segnare il nostro futuro – sottolinea -. Alcuni le considerano una minaccia. Io, invece, vi invito a guardarle con uno sguardo carico di fiducia, come opportunità per costruire un futuro di pace”. Il Papa fa notare che i migranti e rifugiati portano con sé “un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native”, perciò “arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono”.
[...] Le “quattro pietre miliari per l’azione” espresse tramite i verbi “accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Il 2018 condurrà alla “definizione e all’approvazione da parte delle Nazioni Unite di due patti globali, uno per migrazioni sicure, ordinate e regolari, l’altro riguardo ai rifugiati”. Patti che rappresenteranno “un quadro di riferimento per proposte politiche e misure pratiche”.


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